PASSADONDOLO Parole (desuete) in libertà

Un due tra

In un finito infinito trascorro le pause

Tra una parola e l’altra

E mostro le crepe

E ostro entra, ed esce

Quattro cinque sai

Se esisti e persisti ma non consisti.

Desisti e modera questo infinito ballare tra solipsismo e filantropia

Sette otto nuove

Cose per me da conservare

e con volontà sagittabonda lusingare le altrui coscienze

e dieci

esuli pensieri eduli

digeriti dalla coscienza collettiva

che l’aleatorio favellare non aiuta a comprendere

nove otto setta

Le priorità del tuo eristico errare

Nella rada rutilante retorica

Sei cinque quatto

Non uscire, resta nell’àndito dei tuoi pensieri

E non correrai alcun rischio

Tre due un

Giorno che non pensi

Giorno che non credi

Inane come

Zero

Quando non trovi il bandolo

Inutile come un passadondolo

2 Risposte a “PASSADONDOLO Parole (desuete) in libertà”

  1. Lovvoti!
    Casuale poeta dell’essere
    Cinico osservatore della vita che scorre
    Fiero di esserti amico

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