Un due tra
In un finito infinito trascorro le pause
Tra una parola e l’altra
E mostro le crepe
E ostro entra, ed esce
Quattro cinque sai
Se esisti e persisti ma non consisti.
Desisti e modera questo infinito ballare tra solipsismo e filantropia
Sette otto nuove
Cose per me da conservare
e con volontà sagittabonda lusingare le altrui coscienze
e dieci
esuli pensieri eduli
digeriti dalla coscienza collettiva
che l’aleatorio favellare non aiuta a comprendere
nove otto setta
Le priorità del tuo eristico errare
Nella rada rutilante retorica
Sei cinque quatto
Non uscire, resta nell’àndito dei tuoi pensieri
E non correrai alcun rischio
Tre due un
Giorno che non pensi
Giorno che non credi
Inane come
Zero
Quando non trovi il bandolo
Inutile come un passadondolo
Lovvoti!
Casuale poeta dell’essere
Cinico osservatore della vita che scorre
Fiero di esserti amico
“casuale poeta dell’essere”…. lo sai che me la rivendo, vero? Grazie!!