È tardi
Arrivi quando è tutto chiuso,
e ti meravigli.
Quanto è durato il tuo “ora lo faccio?”
Richiami i tuoi redivivi alibi,
ti omologhi al buonsenso
ma con malcelata stizza
recuperi vacui “non potevo sapere”.
E ti inganni, ostentando leggerezza.
Ma i cerchi che si allontanano nell’acqua,
danno testimonianza del macigno che hai gettato
nella convinzione del tuo essere abbastanza.
Rivestiti
E inizia il percorso di domani.
Le mani
che stringerai saranno linfa
saranno scudo,
saranno dimore,
ricordandoti ogni giorno
dove hai lasciato il cuore.