L’ho visto camminare per strada, aveva un aspetto trasandato, era un po’ sporco, l’espressione era tra l’assente e l’incantato per le cose che guardava…
… e guardava le auto, quelle sportive, immaginando di essere al volante. Sognava di guidarne una e di passare per le strade della città, ammirato dai passanti, da tutti, tranne uno, con l’aspetto trasandato, un po’ sporco, l’espressione tra l’assente e l’incantato, che guardava i televisori accesi attraverso una vetrina, sforzandosi di leggere le labbra per capire le parole.
Sognava di stare dall’altra parte della telecamera, intervistato e amato da tutti, tranne uno, che non guardava la televisione, con l’aspetto trasandato, l’aria assente che guardava le altre persone. Sognava di rivolgersi a qualcuno, che gli rispondesse salutandolo come un vecchio amico…
… e guardava me, che ho l’aria trasandata di chi non riposa in un letto da troppo tempo, i vestiti sporcati da mesi di strada, l’espressione assente e incantata per un mondo che osservi da dentro, ma come se fossi fuori.
E guardo chi non mi guarda, e leggo le labbra nei televisori dentro le vetrine,
e sogno di guidare le auto sportive…
quante vite in uno specchio per un uomo solo